
Le nuove esigenze degli studenti e i progressi della didattica sono intervenuti in un settore da sempre estremamente conservatore come quello dell’editoria scolastica: aziende storiche come SEI Editrice sono state chiamate ad una sfida, rinnovare il confezionamento delle proprie pubblicazioni mantenendo gli standard di eccellenza confermati in oltre un secolo di storia.
Una sfida affrontata con competenza e professionalità, in cui il lavoro di squadra ha consentito di produrre testi scolastici di nuova concezione (e confezione): grazie alla lungimiranza di Manrica Buri, responsabile dell’Ufficio Acquisti di SEI, tra la prestigiosa Casa Editrice della Congregazione Salesiana e DBC Paper si è consolidato un rapporto di collaborazione a tutto tondo, con l’eccellenza di prodotto come obiettivo imprescindibile.
Alleggerire il peso delle cartelle dei ragazzini da un lato; dall’altro ottimizzare e razionalizzare i costi di acquisto della carta: ecco perché SEI ha deciso di scegliere Tosca Silk, la carta prodotta da DBC Paper su forniture SCA .
La locuzione “il peso della cultura”, in effetti, negli ultimi decenni ha assunto un nuovo significato: gli zainetti degli scolari sono gravati da volumi decisamente spessi, e tutto questo si ripercuote sulla loro schiena.
In questo senso, quindi, la scelta di una carta più leggera (che mantiene però la stessa opacità e lo stesso spessore di quelle della concorrenza, pur essendo di grammatura inferiore) è decisiva per risolvere un problema pratico, di vita quotidiana.
Per questo motivo i volumi sono stati realizzati in carta da 60 grammi (in luogo di quella solitamente in uso, da grammi 65): così il peso del volume è stato ottimizzato, e a ciò si è aggiunto un risparmio netto del 10% rispetto alla fornitura cartaria precedente.
“In questi ultimi 15 anni è avvenuta una vera e propria rincorsa nell’editoria scolastica: le case editrici, e SEI in prima fila, sono tornate a puntare forte sull’ottima qualità di carta – racconta Manrica Buri -. L’Associazione Italiana Editori ha fornito nuovi parametri, e dal 2000 il prodotto scolastico è migliorato tantissimo sul piano iconografico e sull’impatto visivo, coinvolgendo maggiormente lo studente nell’apprendimento dei contenuti“.
La ricerca della carta giusta non è stata semplice: “Tutt’altro – prosegue la signora Buri –, per trovare la carta adatta sono andata fino in Cina. Data la consistenza dei volumi e il loro numero di pagine, ci serviva una carta di bassa grammatura, il più opaca possibile per non incorrere in rischi inaccettabili di trasparenza“.
Per questa collaborazione, DBC Paper ha fornito carte con legno con un punto di bianco molto alto. La stessa interazione tra converter, cartiere e case editrici ha prodotto negli anni miglioramenti incredibili, e le indicazioni degli uni hanno giovato alle tecniche produttive degli altri.
“È un mercato che non ammette repliche“, conclude la signora Buri: “La concorrenza tra cartiere è stata utile per noi editori, che abbiamo visto adeguarsi la qualità e il prezzo verso le nostre esigenze.
Per questo abbiamo incrementato e consolidato i rapporti con DBC Paper: la concorrenzialità del formato speciale si è unita alla prontezza di riflessi del dott. Fabrizio Daniele e dei suoi dipendenti.
Avere a che fare con imprenditori giovani ed entusiasti come Fabrizio è sempre un valore aggiunto: di DBC abbiamo apprezzato la serietà, l’affidabilità e le capacità di problem solving; a tutto questo Fabrizio ha aggiunto umiltà e capacità imprenditoriali, riuscendo a soddisfare le esigenze da noi evidenziate“.
Il risultato è stato sorprendente: a confronto con i testi precedenti, i libri stampati su carta DBC mantengono inalterate lucidità, bellezza dello stampato e piacevolezza al tatto identica. Il tutto con un minor peso del volume, e dunque un minor costo della materia prima per la casa editrice.